venerdì, marzo 31, 2006

GOOGLE 1000
dopo un po' di ricerche ho deciso che uscirò dall'azionario per rientrarvi solo ad ottobre: l'approcciarsi dei due quarter storicamente meno performanti dell'anno in combo col secondo anno di mandato presidenziane negli US mi hanno fatto propendere x andare flat. Non che sia una gran motivazione, ma considerato che il bund è ormai decisamente in downtrend (lo yield vede il 3.8%), il VDAX ha intrapreso un leggero cammino rialzista e l'oil si è risvegliato, ho molti elementi per aspettarmi quanto meno una correzione dell'indice.
nella migliore delle ipotesi mi aspetto che nei prossimi 6 mesi il mercato faccia 0%, preferisco andare a cercare molto selettivamente qualche opportunità tipo ENI o un certificate su qualche commodity (lo zucchero???, abn lo fa....).
per quanto riguarda orizzonti di più ampio respiro, finchè non leggerò da qualche parte la frase che ho titolato non penso ci sarà il pericolo di bolle o estreme correzioni nel mercato equity :)
(apple ha un P/E di 20, è appenna atterrata sulla mm200, se non mi chiedessero un rene di commissioni ci farei una puntatina)

giovedì, marzo 30, 2006

DUCATI E MARR

Direi che la segnalazione di qualche giorno fa delle Ducati è stata molto fortunata! Il titolo è da tenere secondo me, visto che siamo solo all'inizio di una storia lunga e (spero) positiva. Da tenere d'occhio la correlazione tra andamento del titolo e risultati nel Moto GP.
Negli ultimi giorni ha catturato la mia attenzione il titolo MARR, la società del gruppo Cremonini che si occupa di commercializzazione di cibo per ristoranti, mense, etc. E' sceso ai minimi (poco sopra i 6 euro), ma non ci sono stati avvenimenti degni di nota. Visto il dividendo interessante (circa 5% di yield) io accumulerei un po' di titoli.

martedì, marzo 21, 2006

Idee sparse x chi ha la possibilità di operare come un hedge (chissà, magari un giorno anch'io.......)
1) visto che i bond biennali sono sensibili ai movimenti dei tassi mentre i decennali guardano più alle aspettative sull'inflazione (all else been equal, obviously) vedo bene uno spead-trade lungo schatz/corto bund: le intenzioni hawkish della BCE sono ormai stranote e terranno botta sicuramente fino a maggio-giugno, mentre col passare del tempo il tasso d'inflazione tenderà ad allinearsi al valore core, venendo meno la spinta derivante dalla componente energetica.
2) questa è un po' più ovvia: lunghi equity/corti debt per quelle imprese in odore di leverage buyout; ovviamente per tutti i comuni mortali che non possono shortare obbligazioni resta un monito x stare alla larga dal debito di aziende che potrebberro essere soggetto di takeover: se infatti un'impresa subisce un LBO il rating del suo credito viene quasi sicuramente downgradato poichè l'acquirente finanzierà il suo shopping riempiendo l'acquisito di altro debito. per questo motivo, ultimamente quasi tutti i bond emessi garantiscono una clausola di riacquisto alla pari in caso di downgrade del debito, in modo da proteggere i sottoscrittori dal rischio menzionato in precedenza. Morale: okkio ai bond Telecom IT, non si sa mai ;)

giovedì, marzo 16, 2006

Le dichiarazioni rilasciate negli ultimi giorni da Trichet in primis e dai suoi compari Hurley, Liebscher e Weber mi sembrano improntate ad un ottimismo eccessivo, che mal si concilia con la dura realtà dei dati economici e rischia di essere nettamente smentito in futuro. Abbiamo da un lato i nostri beneamati falchetti che vedono una ripresa affatto turbata dal rialzo dei tassi e un'inflazione galoppante, e dall'altro lo ZEW che cala, l'inflazione che resta contenuta (per non parlare della core anch'essa calante) e i consumi interni che restano fermi.
Che dire? Penso sia ormai putroppo sicuro un rialzo dei tassi a giugno, dopo il quale io inizierei a ritornare sul mercato obbligazionario a lunga scadenza: a quel punto, se i dati continueranno a smentire la rosea visione di Trichet&co. questi saranno sicuramente costretti a levare il piede dal freno; certo non sono più ultraconvinto come un mese fa che si fermeranno a 2.75, ma continuo a ritenere assolutamente strampalate idee come quella di DB che vede i tassi a 3.5 per il 1H07. C-NIC

lunedì, marzo 13, 2006

ANALISI TECNICA 13 Marzo

• Eurostoxx 50

L’accelerazione rialzista in essere dallo scorso Novembre non sembra conoscere sosta; i corsi, infatti, sono arrivati a toccare i 3850 punti, livello più volte indicato in passato come possibile obiettivo del rialzo. A livello settimanale permangono segnali negativi forniti da RSI e Stocastico, ma sappiamo che gli indici possono convivere con tali eccessi anche per molti giorni. Nelle prossime sedute è probabile quindi che i corsi continuino verso l’alto, spingendosi fino a 3900; eventuali storni che fino a 3700 andranno considerati poco preoccupanti. Sotto i 3700, primo obiettivo a 3550.
• S&P MIB
Dinamica molto simile a quella dell’indice europeo. La mm 50 gg (37000) fungerà da supporto per eventuali correzioni. Anche qui sono presenti divergenze importanti che, se non dovrebbero far uscire completamente dal mercato visto che l’impostazione permane rialzista, potrebbero far preferire un approccio più prudente.
• S&P 500
L’indice Americano non riesce a darsi una precisa direzionalità, e continua ad oscillare attorno ai 1270 punti. Le due soglie da monitorare per assistere a movimenti più pronunciati sono 1315 (al rialzo) e 1245 (al ribasso). Nel primo caso l’obiettivo sarà 1350 punti, nel secondo 1215.
• Nikkei/Topix
Il Nikkei ha quasi smaltito del tutto gli eccessi che risultavano dal grafico settimanale; un altro aspetto positivo è che non è stata violata la trendline (in transito a 15600) al rialzo che parte dall’agosto 2005 e tocca i minimi relativi di ottobre 2005. Credo che l’indice potrà provare, nel giro di un paio di settimane, a superare i 16800 punti (massimi dello scorso gennaio). In mancanza di questo movimento, prenderebbe forza l’ipotesi della necessità di una fase laterale lunga diverse settimane per consentire ai corsi di ricaricare le batterie. Base e vertice di tale area potrebbero essere 16800/15400.
• Oil
Da metà febbraio le quotazioni stanno lottando per non perdere il supporto importantissimo della trendline e della mm 200 gg entrambe appaiate attorno ai 60$. Perché il trend rialzista continui, sarebbe importante assistere ad un superamento dei 63$; altrimenti la pressione di vendita in essere potrebbe far perdere quota 60/59, facendo cedere i corsi verso i 57$. L’abbandono della trendline non implica necessariamente un’inversione di tendenza; potrebbe dare semplicemente l’avvio ad una fase laterale. Tuttavia lo scenario peggiorerebbe notevolmente al di sotto di 56$, poiché si realizzerebbe una figura di inversione (doppio massimo a 70$), con obiettivo (di lungo) 42.
• Euro/dollaro
Quota 1.19 sta fornendo un adeguato supporto ai corsi nelle ultime settimane. L’incertezza sui futuri movimenti è alta: data la prossimità di numerosi supporti e resistenze diventa molto facile il verificarsi di falsi segnali. In ottica strategica direi che rafforzamenti del dollaro al di sotto di 1.18 sono da interpretarsi come un allarme per una possibile violazione di 1.165, vero livello che fornisce un segnale di ribasso dell’euro fino quasi a 1 euro. Al contrario, un ritorno dell’euro sopra 1.22 consentirebbe di sperare in ulteriori rafforzamenti della moneta unica verso 1.26.
• Dollaro/yen
Il movimento rialzista del biglietto verde è sempre ben impostato, grazie al sostegno della trendline in transito attualmente a 116 circa. Un superamento di 119.5 sarebbe importante per lanciare i corsi verso la resistenza 121. Tuttavia, data la prossimità dell’area di ipercomprato, non mi sorprenderebbe un temporaneo rafforzamento dello Yen a 117. Finché la trendline non rimane inviolata lo scenario resta favorevole al dollaro.
• Euro/Yen
Il cambio si riporta sopra quota 142, avvicinandosi così ai massimi toccati il mese scorso (143.3) e a dicembre 2005 (143.6). Un superamento di tali livelli fornirebbe un forte segnale rialzista per la moneta unica, con target a 147. In caso invece di mancato superamento (scenario verso cui propendo), mi attendo un rafforzamento dello Yen verso 139.5 prima, e 137 poi. Segnale strategico di rafforzamento dello Yen solo sotto 134. Fino ad allora lo scenario resta quello di un’oscillazione, con baricentro attorno a quota 139/140.

domenica, marzo 12, 2006

Ducati

Quest'oggi vorrei segnalare il titolo Ducati. Dopo il recente passaggio di proprietà dell'azienda, le quotazioni hanno cominciato a offrire segnali interessanti. Innanzitutto i minimi storici (0,86) non sono stati violati; in secondo luogo la crescita dei corsi avvenuta da inizio marzo (fino a 0,97) appare sostenuta adeguatamente dalla dinamica dei volumi. Al momento il titolo è arretrato leggermente di fronte alla resistenza 0,97/0,98, ma credo proprio che nei prossimi giorni questo ostacolo sarà superato, andando a raggiungere circa quota 1,06. Un fattore di rischio è l'aumento di capitale in ballo... Molto spesso le quotazioni del titolo scendono quando parte questa operazione.
Tuttavia leggendo la presentazione (http://www.borsaitalia.it/media/borsa/db/pdf/new/16865.pdf), credo ci si renda conto che un aumento di capitale sia un passaggio necessario per realizzare il piano industriale. Piano che, pur non essendo un esperto, mi piace visto che vuole utilizzare al meglio, senza svalutarlo, un marchio che per notorietà è tra i migliori.
Suggerirei quindi di entrare ai livelli attuali, magari con la metà della posizione che si vuole investire, attendendo le condizioni dell'aumento di capitale per valutare cosa fare.

giovedì, marzo 09, 2006

Tentazione Straddle

La volatilità è in aumento nelle ultime sedute, e lo si è visto anche sui mercati europei di azioni e obbligazioni, finora meno coinvolti rispetto ad esempio al mercato delle valute. Vista la scarsità di alternative, ho pensato che per puntare sulla volatilità si potrebbe provare a fare un semplice straddle, cioé aprire una posizione lunga su due opzioni call e put con medesimo strike e scadenza, sull'indice S&P MIB.
La mia simulazione si basa sui prezzi del primo pomeriggio di oggi; per il test ho scelto i CW dell'Unicredit, con strike 37500 e scadenza Giugno 2006: vediamo come procede nei prossimi giorni. Ah, dimenticavo! L'ipotesi è quella di aver investito lo stesso importo (1000 euro) su entrambe le opzioni.
Questi sono i valori di carico:

UC SPMIBC37500GN06 Quantità: 9200, prezzo carico 0,109
UC SPMIBP37500GN06 Quantità: 6800, prezzo carico 0,1475