mercoledì, novembre 22, 2006

Analisi Tecnica 22/11/06

NB Il testo è stato terminato stamattina presto (prima delle 10), quindi non considera gli ultimi movimenti, specialmente quelli sui cambi!

  • Eurostoxx 50
Raggiunta importante resistenza 4.120 (ritracciamento del 61.8% del ribasso 2000-2003 e return line canale rialzista 2005-2006). Divergenze poco accentuate, soprattutto su base settimanale, sconsigliano di posizionarsi corti prima di vedere almeno la perdita di quota 4050. In questo caso probabili estensioni verso 4.000 e 3.950: difficilmente oltre. Sul fronte opposto, prossimo livello significativo 4.220 (proiezione 161.80% del movimento discendente maggio-giugno 06; inoltre return line del canale più ampio in corso dal 2004).
  • S&P 500
Più forte rispetto agli altri mercati. Obiettivi 1420 e 1480, non si vedono particolari ostacoli sul grafico. Solo il VIX sui minimi storici dagli anni ’90 è poco tranquillizzante. Supporto fondamentale 1366: se violato renderebbe incerto il movimento di uscita dal canale laterale in corso dal 2003; spesso una negazione di una fuoriuscita è associata a violente correzioni.
  • Nikkei-Topix
Mercato debole relativamente a Europa e soprattutto USA. Nikkei in lotta per la tenuta di 15.800, mentre il Topix sembra avere già perso il livello corrispondente (1560). Nel breve si auspica di vedere almeno un tentativo di rimbalzo sfruttando la situazione scarica degli indicatori, specialmente rispetto agli altri indici; se ciò non si verificasse, segnale di assenza di trend, e necessità di proseguire in laterale (1500/1660 su Topix; 15400/16200 su Nikkei).

  • Bund
Qui bisogna cercare di capire se siamo in un trading range o ancora in trend: a livello settimanale questo sembra assente (ADX basso e in discesa; MACD a cavallo della linea 0). Credo che difficilmente i massimi recenti (118.70) saranno superati; più probabile un proseguimento tra la fascia 118.50/117.30. Situazione in evoluzione da monitorare attentamente.

  • Petrolio
Il timido rimbalzo in atto non sembra in grado di trasformarsi in qualcosa di più serio; gli indicatori reagiscono velocemente all’ipercomprato, ma non all’ipervenduto. Inoltre a breve il MACD andrà a scontrarsi con la linea zero. Solo al di sopra dei 62$ si potrà valutare l’ipotesi di rimbalzi consistenti; fino ad allora attenzione al supporto 57$, che se violato comporterebbe un proseguimento al ribasso con primo obiettivo 53$.

  • Euro/dollaro
A breve termine il cambio sembra in grado di toccare nuovamente quota 1.2925, massimo relativo raggiunto in Agosto e in Maggio; diciamo ciò in considerazione del fatto che vari indicatori (momentum e trend following) sono compatibili con tale ipotesi. Passando al medio, è difficile prevedere se tale livello cederà. Indubbiamente si tratta di un livello chiave che se violato, potrà dar via ad una accelerazione intensa: credo che in zona siano posti numerosi ordini di stop-loss o stop-buy. Sul fronte opposto, 1.275 e 1.27 dovrebbero contenere nel breve i rafforzamenti del biglietto verde.

  • Dollaro/yen
Interessante la compressione di volatilità a cui si sta assistendo nelle ultime sedute, spesso prodromo a movimenti direzionali. Al momento ritengo più probabile un superamento di 118.5 (verso 119.5/120), rispetto ad una discesa sotto 117.20 (ob. 116.5 – 116).

  • Euro/Yen
In fasi di trend così intense, le divergenze degli indicatori di momentum sono da prendere con le pinze. Meglio concentrarsi sulla dinamica del prezzo: sotto 150 assisteremmo ad un minimo segnale ribassista, che consentirebbe una probabile prosecuzione all’interno del box 150/148.40. Solo dopo la rottura di tale base potremmo cominciare a valutare ipotesi di variazione del trend di fondo.

lunedì, novembre 20, 2006

VIX

Il grafico settimanale del VIX è tornato sui minimi del 2005... che poi sono i minimi anche degli anni '90. Ve la butto lì: ma il mercato è così forte che cercare di anticipare uno storno rischia di diventare una cosa alla "Deserto dei Tartari".






giovedì, novembre 16, 2006

La Forza Relativa

Mi rifaccio vivo con qualcosa di serio ("Paulo maiora canamus"!).
Parliamo del concetto di forza relativa, principio semplice, ma di grande utilità. Facendo un rapporto tra due serie storiche possiamo valutare quanto una sia più forte o più debole rispetto all'altra. La serie più "forte" dovrebbe sovraperformare sia in fase di salita che di discesa. Al grafico ottenuto si applicano i soliti principi di charting. Lo spunto è venuto dallo studio individuale e da un incontro cui ho assistito ieri, in cui ci è stato mostrato il ratio Nikkei/S&P500, che sta realizzando una figura di testa e spalle ribassista, implicante ulteriore sottoperfornance del mercato giapponese rispetto a quello americano. Ho creato quindi tre ratios (base settimanale) che vi inserisco qua sotto: Eurostoxx50/S&P500; Nikkei225/Eurostoxx50;
Nikkei225/S&P500.
Il quadro che emerge è quello di una borsa americana favorita, in particolare rispetto al nikkei, ma anche rispetto alla borsa europea (a meno che uno creda che l'Europa riesca a superare i massimi storici del ratio... io non sono dell'idea).
Un'unica domanda, che cercherò di fare anche all'analista che ci ha fatto lezione: ma ha senso creare dei ratios senza considerare l'impatto del cambio?







lunedì, novembre 06, 2006

ALCATEL


Cazzo...cazzo....cazzo. E' partita Alcatel. A ben pensarci le cappellate più grosse che ho fatto sono sempre state dovute a stop loss messi male!
Rientriamo o no? Quasi quasi

venerdì, novembre 03, 2006

Too bad!

Chiuso in SL la posizione in Alcatel... Non avete idea di quanto ci stia soffrendo. Era semplicemente da manuale la figura e invece...
Resto convinto che nel mese potrebbe esserci un forte rialzo quando verrà annunciata la fusione con Lucent; solo che questa potrebbe avvenire solo gli ultimi giorni di novembre e se il titolo continua a muoversi così, ce lo ricompriamo a 9,40!
Per la verità non sono convinto nemmeno dell'uscita, visti gli scarsi volumi della correzione in atto; però oggi col mercato che saliva di mezzo punto, Alcatel è riuscita a perdere l'uno e rotti!
Soffriamo in silenzio... e meditiamo.
Ora ho nel mirino la Campari; beviamo per dimenticare.

giovedì, novembre 02, 2006

S&P 500

Sul grafico settimanale vediamo che l'indice sta cercando di evitare il rientro nel canale (circa 1260/1360), abbandonato da pochi giorni. Se l'indice scendesse sotto 1366, darebbero contemporaneamente un segnale di vendita lo stocastico e l'RSI. E' vero che in fase rialzista gli indicatori di momentum possono essere fuorvianti; tuttavia essendo segnali settimanali non li trascurerei.
Su base daily c'è stata una formazione di "Evening Star" pochi giorni fa; il che contribuisce a rafforzare le possibilità di cedimento di 1366 (livello dove sta anche transitando la mm 21 gg). Sul Nasdaq, base weekly, ci sono un paio di Shooting Star, non bellissime per la verità, ma che contribuiscono a rafforzare il mio bias negativo.
Se lo SP500 chiudesse stasera sotto 1366, ritengo probabile che nel giro di una settimana potremo raggiungere i 1330/1325 (perdita di circa il 2.5%).