mercoledì, agosto 15, 2007

Alcune brevi considerazioni.

1) Fondi e Sicav "enhanced cash". Lo scorso marzo (http://italiancontrarian.blogspot.com/2007_03_01_archive.html), scrissi queste parole:
"meglio abbandonare tanti dei fondi Enhanced Cash che vanno di moda: sono pieni di potenziali bombe (asset-backed e mortgage-backed securities)". Direi di averci azzeccato in pieno. Peccato che l'industria finanziaria abbia spinto fino a ieri questi prodotti come tranquilli monetari.

2) Chi mi segue da un po' sa che secondo me l'unica cosa su cui si doveva puntare ad occhi chiusi era la volatilità. Guardate un po' il vix... C'è anche una notizia buona per gli investitori. Infatti, CAAM (la Sgr del Credit Agricole) ha lanciato un comparto Sicav che si chiama Volatility Equities che punta proprio su questo tipo di strumenti. Nell'ultimo mese ha guadagnato il 5,5%, e si è rivelato un'ottima protezione. Questo è un vero hedge.


3) Cosa fare sulla parte azionaria. Il mantra che sentiamo tutti i giorni è che i fondamentali non sono cambiati. L'economia mondiale è forte, le imprese continuano a fare utili e le valutazioni non sono storicamente care. Questo è vero... ma a me interessa sapere come sarà la situazione tra qualche mese, non ora. Cioé: questa crisi finanziaria, si ripercuoterà sui consumi personali e sugli utili delle imprese? Potrei citarvi numerose persone che sono di questa idea. Tuttavia è presto per dirlo. E' una domanda troppo difficile e non mi sento di prendere nettamente posizione dall'una o dall'altra parte. Quello che è certo è che GIUSTAMENTE i mercati stanno cominciando a prezzare più adeguatamente molti rischi che prima erano trascurati, come indicato dai ridottissimi spread ora in ampliamento. Ecco che quindi le banche centrali devono da un lato evitare che la crisi finanziaria diventi reale (tramite i continui interventi sul mercato interbancario), dall'altro assecondare questo salutare riprezzamento dei rischi (il che rende difficile ipotizzare a breve tagli dei tassi). Equilibrio molto difficile e pericoloso, ma i banchieri centrali non sono stupidi e sono capaci anche di coordinare le proprie azioni.
Dal pto di vista tecnico siamo ancora in un bull market. Solo la perdita di quota 3900 per l'Eurostoxx 50 e di 1360 per l'SP500 potrebbe farmi cambiare idea. Tenderei ad effettuare acquisti già in area 4120/4080 dell'Eurostoxx 50 (vi passano numerosi ritracciamenti), considerato anche che la volatilità difficilmente potrà ulteriormente crescere nel breve e che l'ipervenduto è significativo anche a livello settimanale. Tuttavia, per la logica intermarket, monitoriamo attentamente il dollaro-yen. Se il trend rialzista di medio termine si invertisse chiaramente, potremmo dover archiviare in anticipo lo scenario borsistico rialzista sopra delineato.
Un'ultima precisazione. Il mio ottimismo borsistico è di breve termine (indicativamente due o tre mesi). Siccome i sintomi della fine del bull market sono numerosi (tassi ai massimi, settore finanziario in difficoltà, ciclo di quattro anni concluso, avversione al rischio ancora bassa....), ritengo possa trattarsi di uno dei tanti rally che interrompono una fase di mercato che di fondo è neutro-negativa. Naturalmente è presto per dirlo, ma questa è l'impressione attuale.