martedì, maggio 15, 2007

AGGIORNAMENTO ANALISI TECNICA 15/05/2007

Eurostoxx 50
Il trend rialzista mostra qualche segno di rallentamento dallo scorso Aprile, in coincidenza col raggiungimento della zona presidiata (4400/4450) dalla return line dell’ormai storico canale rialzista (4450-4000), valido dal 2004. Tale rallentamento è confermato dalle divergenze create con lo Stocastico; si nota inoltre la compressione di volatilità segnalata dalle bande di Bollinger. Nonostante ciò, è da notare la forza con cui finora si sono verificati acquisti ogni qualvolta veniva testata l’area di supporto più significativa nel breve termine (4340/20, trattasi di un gap). Per evitare correzioni di maggiore intensità, tali livelli andranno rispettati, configurando così la fase attuale come riaccumulazione: alla rottura di 4450, l’obiettivo tecnico diventa circa 4600/4670 (ritracciamento del 76.4% del ribasso 2000-2003). Viceversa, una perdita di quota 4300, specialmente se unita ad un aumento di volatilità, preluderebbe ad un ritorno verso 4180 (50% dell’ultima gamba rialzista Marzo-Maggio) e, in seconda battuta, 4050 (mm 200 giorni).

S&P 500
Recupero di forza relativa per l’indice Americano rispetto a quello europeo. In caso di correzioni, quota 1490 (mm 20 gg) dovrebbe garantire supporto; in seguito troviamo 1460, livello che difficilmente sarà violato. L’impressione è che il movimento al rialzo possa continuare senza grossi problemi fino ai massimi storici (1550); non ci sono ostacoli significativi nel mezzo, salvo una timida resistenza a 1520 (frutto di una proiezione dell’ultimo movimento). Gli oscillatori di b.t. sono usciti dall’ipercomprato e sembrano pronti a rimettersi al rialzo.

Topix
Direzionalità ai minimi termini, come mostrano le medie mobili di breve-medio appaiate e le bande di Bollinger che riescono a contenere i prezzi senza allargarsi. Si deve attendere un aumento di volatilità, sopra 1760, per poter puntare su una ripresa del movimento rialzista, assente dallo scorso Febbraio. Nel lungo termine il mercato permane interessante: se sarà in grado di raggiungere nuovi massimi rispetto a quelli di inizio anno (1820/30) potrebbe confermarsi un segnale superciclico con implicazioni notevoli (oltre 2400). L’area 1680/60 è l’ultimo baluardo prima di nuovi e più consistenti ribassi (1600-1580).

Petrolio
Fase interlocutoria. Il doppio test dell’area 67/68$ avvenuto ad Aprile la conferma come resistenza fondamentale, anche in ottica di medio-lungo periodo. Infatti, senza un suo superamento, permane il dubbio che quella attuale sia la spalla destra di un grande testa e spalle formatosi nel corso degli ultimi due anni. Nel breve, i corsi stanno sfruttando l’appoggio fornito da quota 60.50 per tentare di proseguire nel recupero partito a inizio anno: la trendline che ne accompagna lo sviluppo è ancora valida; tuttavia, visto che gli oscillatori stanno avvicinandosi all’area di ipercomprato, è importante assistere a breve ad un movimento sopra quota 64$, pena un proseguimento in laterale attorno a quota 61/62. Sotto i 60$ lo scenario peggiora notevolmente (obiettivo 55).

Euro/dollaro
La perdita di momentum dell’euro pare del tutto fisiologica e non in grado di pregiudicare ulteriori rafforzamenti con ottica di medio-lungo (1.45). La prossimità della mm a 50 gg e del supporto statico (entrambi a 1.34), lascia pensare che difficilmente i recenti guadagni del dollaro avranno la capacità di andare sotto tale soglia. I segnali provenienti dallo stocastico indicano che non dovrebbe passare molto tempo prima che il cambio torni a crescere.