lunedì, maggio 15, 2006

LA VOLATILITA' E LA CORREZIONE DEI MERCATI

Ho da poco finito di leggere il bel libro di Benoit Mandelbrot "Il disordine dei mercati". Descrive, tra le altre cose, quello che sta succedendo in questi giorni sui mercati: aumento di volatilità concentrato nel tempo; rendimenti anomali negativi vicini tra loro e correlazione molto alta (in effetti dall'America, all'Europa, al Giappone non si sta salvando nessuno). Il primo post del blog trattava proprio della volatilità e lanciava come idea di investimento quella sull'indice VIX (volatilità sulle opzioni con sottostante l'indice SP 500). Guardate il grafico del VIX: quando ne parlavo eravamo circa a 10/11... ora dopo soli due giorni di correzione siamo a 14! Peccato non avere accesso a strumenti così.

A mio parere si tratta di una copertura infinitamente migliore di quella fornita da opzioni put, senza contare che noi poveri investitori qualunque dovremmo accontentarci di super-inefficienti covered warrant. Per carità.
Ma veniamo ai mercati; come ricorderete io ero scettico già da qualche tempo: fondamentalmente ritenevo improbabile che gli indici principali riuscissero a superare i massimi recenti (es. SP 500 1320 pti, Eurostoxx 50 3900 pti), in un contesto che progressivamente diventa sfavorevole all'azionario (tassi rialzisti e, per quanto riguarda l'Europa, dollaro debole e politiche folli da parte della Germania in termini di tassazione diretta e indiretta). Prima di rientrare vediamo se lo storno prosegue ancora almeno di un 4% circa.
Infine una nota di lode alle grandissime MARR che non mollano di un millimetro. Resto positivo sul titolo naturalmente, vista la forza relativa dimostrata finora. Speriamo continui.