sabato, settembre 23, 2006

KEEP IT SIMPLE, STUPID!

Riflessioni personali oggi. Ormai è quasi un anno che lavoro e sto riflettendo seriamente su come si sia modificato il mio approccio al mercato in tale periodo. Ricordo che quando ero ancora studente avevo un buon "tocco"; individuavo titoli o temi interessanti senza avere accesso a tante informazioni come ora. Quest'anno il mio portafoglio flessibile fa un misero +0,24 dall'inizio dell'anno: uno schifo! La riflessione che ho svolto mi porta a credere che la colpa sia della mia incapacità di gestire la mole di informazioni in cui mi ritrovo immerso. Sono un lettore onnivoro, non appena ho tempo studio report azionari sia sui settori che sui singoli titoli.... senza contare quelli di analisi tecnica. Il mio metodo si è andato modificando e non lo riconosco più. Mischio operazioni di tipo tecnico a considerazioni fondamentali, ma senza gestirle adeguatamente.
Questi sono gli obiettivi che mi pongo per i prossimi mesi:
* proseguire nello studio dell'analisi tecnica e monitorare i principali indici intermarket, per tenere d'occhio i trend principali;
* concentrarmi nella lettura dei report strategici, senza entrare nell'ultra-specializzazione;
* monitorare a livello di singola azione solo i titoli italiani, small cap comprese (tra l'altro sono obbligato a farlo, visto che me l'ha chiesto il capo).
Spero che tutto ciò mi consenta di tenere d'occhio i macro-temi più significativi, lasciandomi spazio per qualche scommessina su titolini. Contemporaneamente devo migliorare come metodo. Se voglio comprare il certificato sul petrolio devo capire se lo faccio solo in ottica tecnica o anche perché ci credo a livello fondamentale. Nel primo caso allora credo sarebbe opportuno fare il purista e porsi già in anticipo livelli di entrata e uscita da rispettare senza fiatare. Nel secondo caso, anche un -10% non dovrebbe spaventarmi, ma anzi dovrei aumentare le posizioni, visto che per loro definizione le operazioni contrarian non vanno d'accordo col timing.

Detto questo, vediamo se riesco un po' a fare il quadro della situazione attuale (che probabilmente ai frequentatori del sito interesserà di più delle mie seghe mentali). L'economia USA è in rallentamento significativo: lo testimoniano le materie prime e i dati economici usciti. A detta degli analisti si tratta di un soft-landing; non dovrebbe verificarsi nessun crash immobiliare con conseguente perigliosa riduzione dei consumi. E' probabile quindi che il top dei tassi sia già stato raggiunto negli USA, mentre in Europa dovrebbe proseguire ancora un bel po' (3,5 a fine anno, e, a sentire molti esponenti BCE, al 4% nel 2007). Le borse hanno sostanzialmente valutazioni nella media storica; non sono care né a sconto. La crescita degli utili, però, è al top storico. Questa è una preoccupazione che hanno in molti e che condivido: come prenderà il mercato le probabili delusioni dei prossimi mesi relativamente ai conti delle aziende? Li sta già scontando come nel caso lampante dei petroliferi? Non si aspetta forse troppo da settori come il Food & Beverage? Bella domanda davvero.
E le materie prime... Il petrolio ha già subito una bella correzione, a questo punto dovrebbe arrivare quella sui metalli. Ma è vero o non è vero che siamo in un macrotrend rialzista? No perché in questo caso bisogna cominciare ad accumulare sulla debolezza.
Economia USA in rallentamento; valutazioni in giro per il mondo non elevate; materie prime in ritirata (quindi scende il pericolo inflativo) e probabile top per i tassi (negli USA). E però crescita degli utili al massimo storico, fatto forse non scontato appieno dal mercato specie in alcuni settori.
My two cents: se il mercato supererà le resistenze rappresentate dai massimi di maggio (e ci siamo appiccicati ormai), credo sia inevitabile pensare che ci sarà un minimo di rotazione settoriale. I tecnologici secondo me saranno i massimi beneficiari; a livello di relative performance c'è qualcosa che si muove. Certo che pensare a una rottura tecnica così importante a settembre-ottobre mi sembra molto difficile!!!
Insomma ho una gran confusione in testa. Le uniche cose che la mia mente convalescente e in cerca di un centro di gravità permamente è in grado di dire sono:
* suggerisco esposizione neutrale all'azionario, secondo la propria propensione al rischio; se uno è sottopesato acquisti tecnologici.
* continuo a ritenere una buona idea puntare su un rimbalzo del petrolio, ma la cosa va tenuta monitorata;
* come singoli titoli suggerisco Management & Capitali: capitalizza la cassa che ha in pancia; in ottica di medio secondo me è molto interessante. Per quanto riguarda gli ultimi titoli azionari che ho suggerito sul sito: Vivendi finalmente si è ripresa sull'onda di voci di take-over: io le terrei; Hera aspetto 2,95 per vendere, sperando ci arrivi; su Mediolanum dico un politico Hold perché ultimamente non si sta comportando come vorrei (tiene quando il mkt scende e sale poco quando sale, boh?).

Ci sentiamo prossimamente, e spero di azzeccarne più di quanto abbia fatto finora.

1 Comments:

Blogger The Italian Contrarian said...

Grazie per i commenti; mi incuriosisce la tua previsione temporale molto precisa sul petrolio: come mai proprio settembre-ottobre 2007 come periodo in cui ricominciare ad interessarsi a questo prodotto? Grazie, ciao

3:35 PM  

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