venerdì, settembre 08, 2006

ANALISI TECNICA 8 SETTEMBRE 2006


· Eurostoxx 50

Il break-out di 3800 punti si è rivelato effimero e non ha consentito di raggiungere i massimi dello scorso maggio (3890), ma solo di raggiungere 3840. Il movimento di correzione che è seguito ha riportato i corsi al contatto di 3750, importante livello di cui si gioca la tenuta in queste ore. Sebbene a brevissimo un rimbalzo verso 3770 ci stia, ritengo più probabile che nei prossimi giorni si scenderà andando a cercare un sostegno più forte a ridosso dei 3700 punti. Infatti, mentre la situazione degli oscillatori di breve periodo si rivela compatibile con un rimbalzo, quella di medio sembra in procinto di offrire un segnale di vendita che, se confermato, influenzerebbe pesantemente l’andamento dell’indice per le prossime due/tre settimane. Ripeto i livelli principali: 3800 (resistenza), 3750 e 3690/3700 (supporti).

· S&P MIB

L’S&P-Mib ha tenuto un po’ meglio dell’Eurostoxx 50 durante la correzione, e ciò è dimostrato dalla trendline (in transito a 3750) partita lo scorso Luglio e ancora valida. Anche l’impostazione degli indicatori short e medium term sembra compatibile con un proseguimento di una sovraperformance dell’indice italiano rispetto a quello europeo, specialmente nel caso di proseguimento della fase correttiva. Resistenza principale 38300, supporto 37300.

· S&P 500

La situazione dell’indice americano si conferma meno speculativa rispetto a quella europea; la prossimità di supporti significativi a breve distanza (1290 e 1275) dovrebbe contenere con successo il probabile proseguimento della correzione. Sul fronte opposto, solo col superamento di 1300 punti ci potranno essere chance di spingersi verso 1320, resistenza significativa.

· Nikkei 225

Il tentativo di superamento di 16200 non ha avuto successo, e i corsi sono tornati a testare il livello 15750. Tale quota dovrebbe tenere e assicurare una buona base da cui tentare il superamento delle importanti resistenze sopra citate, consentendo così di inaugurare nuovi rialzi (mossa tecnicamente simile a quella effettuata dal Sensex) abbandonando la fase laterale in essere. Sul fronte opposto, discese sotto 15600/500 punti affermerebbero invece la necessità di tempi più lunghi per abbandonare l’ampia fascia 15100/16100, disegnata tramite i ritracciamenti di Fibonacci. La configurazione degli oscillatori pare più solida rispetto agli altri indici.

· Bund (attenzione: basata sull'analisi del bund future continuation secondo Reuters FGBLc1)

Le quotazioni si stanno avvicinando all’importante supporto 117; i movimenti attorno a tale livello saranno significativi per valutare le prospettive del titolo. Una rottura, infatti, preluderà a nuove discese all’interno dell’ampia fascia 117/114.60. Una tenuta, al contrario, favorirebbe un ritorno verso 117.60/117.80. Al momento ritengo più probabile questa seconda ipotesi.

· Oil

Prosegue la discesa delle quotazioni petrolifere, ora al di sotto dell’importante supporto statico 68$. La presenza ravvicinata (66$) della trendline in essere dal 2005, unita alla dinamica degli oscillatori, lascia presagire un tentativo di rimbalzo nel corso delle prossime sedute. Tuttavia c’è il rischio fondato che, nel caso i 70$ restassero inviolati, un’ulteriore gamba ribassista abbia campo libero per riportare, nel giro di qualche settimana, le quotazioni all’area cruciale (62/60$), ultimo baluardo prima di decretare abbandonato il trend in atto dal 2003.

· Euro/dollaro

In queste sedute ci si sta giocando il supporto 1.27; una sua violazione appare probabile, il che aprirebbe la strada ad una discesa verso 1.255. Al contrario, la tenuta di tale livello, accrescerebbe le possibilità di nuovi allunghi della valuta unica verso 1.28 prima e 1.29 poi.

· Euro/sterlina

Il supporto 0.672 ha nuovamente respinto le velleità di rafforzamento della sterlina; a questo punto i corsi stanno sfidando quota 0.68/0.682. Credo che l’euro riuscirà a superare tali livelli dirigendosi verso 0.686, all’interno del “solito” movimento laterale 0.672/0.696.

· Dollaro/yen

La situazione si conferma poco mossa, sempre attorno i livelli 117/116. Solo movimenti al di sopra di 117.5 o al di sotto di 115.5 potranno dare vita a movimenti più pronunciati (verso rispettivamente 119 e 114), ma al momento è più probabile una continuazione in laterale sui livelli attuali.

· Euro/Yen

L’ipervenduto sugli oscillatori giornalieri, settimanali e mensili (segnalato nel report di fine agosto) è effettivamente riuscito a dare vita ad una certa reazione dello Yen (dai massimi di quasi 151 ai livelli attuali di circa 147). Se la valuta nipponica riuscisse a proseguire nel suo rafforzamento ancora per qualche tempo scatterebbero importanti segnali tecnici sugli indicatori mensili e settimanali, potenzialmente in grado di influenzare le dinamiche di medio-lungo. Tuttavia tali segnali sarebbero inutili in assenza di movimenti coerenti dei prezzi. A breve l’obiettivo del ribasso è 146.80; se tale livello fosse violato in tempi brevi sarebbe un segnale significativo.

· Pirelli
La recente dinamica di Pirelli è estremamente positiva. Col superamento di 0.70, infatti, è stato abbandonato con forti volumi l’ampio canale ribassista che aveva accompagnato le quotazioni dal gennaio 2005 allo scorso Agosto; il movimento ha un obiettivo teorico di 0.80. La dinamica di medio è quindi positiva. Quanto al breve, non credo debba spaventare più di tanto l’ipercomprato degli indicatori, poiché coerente con un cambiamento di trend come appare essere questo. Le quotazioni stanno coprendo il gap tra 0.76 e 0.75, creatosi il maggio scorso. L’area 0.77/0.76 potrebbe creare qualche problema nel breve, causando un ritorno verso 0.72/0.73. Tuttavia in ottica di medio la situazione sembra molto interessante e non so quanto valga la pena rischiare di vendere un titolo con l’idea di ricomprarlo in una situazione come quella attuale.