venerdì, luglio 21, 2006

BERNANKE

L'euforica reazione del mercato di mercoledì scorso mi lascia piuttosto perplesso.... Ritengo che il valore dei discorsi di Bernanke, rispetto a quelli di Greenspan, sia assolutamente inferiore. Lasciatemi spiegare. Greenspan era una sfinge; una virgola in più o in meno erano ponderate con estrema attenzione, proprio perché sapeva benissimo quanto possa impattare il mercato una parola fraintesa. Bernanke invece si è dimostrato molto più "trasparente" e più aperto; ma il rovescio della medaglia è una forte imprevedibilità del comportamento della Fed. A mio avvisto un governatore non dovrebbe dire che a seconda dei dati che usciranno valuterà la politica monetaria più appropriata per gestire il trade-off tra inflazione e crescita economica: questo è ciò che deve fare dietro le quinte! In pubblico la Fed deve dimostrarsi asettica, imponderabile, quasi infallibile; non deve sbilanciarsi come fa Bernanke di volta in volta in un senso o nell'altro, altrimenti non fa che amplificare la volatilità dei mercati. Meglio dimostrarsi insensibili ai dati piuttosto che troppo volubili.
Secondo me, quindi, al momento è opportuno stare sottopesati di azionario e sovrappesati di cash, perché la volatilità continuerà ad essere fortissima (col rischio che a inizio Agosto Bernanke sottolinei i pericoli inflazionistici dando così una bella botta e borse e bond a lunga duration).