martedì, luglio 10, 2007

Petroliferi Europei (un aggiornamento)

Articolo scritto questa mattina.

I petroliferi sono davvero una soddisfazione; da quando abbiamo cominciato a parlarne hanno guadagnato un 10% sovraperformando alla grandissima il mercato europeo. Siamo ormai molto vicini all'obiettivo grafico (478 per il settoriale dello Stoxx 600); bisogna quindi valutare il da farsi. Innanzitutto l'obiettivo individuato dalla rottura è, come sempre, un obiettivo minimo. In effetti credo che il segnale che ha dato il settore sia in grado di influenzare positivamente la dinamica di questi titoli ancora per molte settimane.
L'ultima volta abbiamo guardato contemporaneamente settore, forza relativa e petrolio. Ci riproviamo.
Settore (SXEP): come dicevamo, molto vicino all'obiettivo primario. Stocastico in prolungato ipercomprato; questo non è del tutto negativo, perché indica che il trend sottostante è forte. La distanza dalle medie rende compatibili discese fino a 450/440 senza porre dubbi sul proseguimento del rialzo nel medio periodo (a meno di vedere configurazioni strane sulle candlestick).
Forza Relativa: anche qui siamo vicini ad un obiettivo (ritracciamento del 38.2% della discesa da metà 2005 al 2007); in più c'è un ipercomprato piuttosto forte dell'RSI: tuttavia in passato questa indicazione non si è rivelata molto affidabile.
Petrolio (Future continuo secondo Reuters): secondo me sta qui la variabile chiave. Se guardiamo al grafico settimanale si nota che lo stocastico sta per incrociare al ribasso da un livello molto alto. In passato tale segnale, specialmente se unito a configurazioni negative delle candele, ha sempre proceduto delle correzioni, ma di intensità varia. Si va dalle discese pesanti del 2005 a quella leggera dello scorso Marzo. Graficamente, tra dicembre 2006 e aprile 2007, si è creato un testa e spalle rialzista che dà un obiettivo che coincide al millimetro coi massimi storici di 78.7: impossibile da ignorare. Se guardiamo all'andamento laterale Aprile-Maggio, un obiettivo più vicino è sui livelli attuali (circa 73).
La conclusione da trarre non è chiarissima, ma potremmo sintetizzarla così. Il Petrolio dovrebbe raggiungere nel corso delle prossime settimane i massimi storici: tale movimento non potrà non avere impatti positivi sui titoli del settore, che dovrebbero continuare a sovraperformare il mercato. Nel breve, tuttavia, è probabile che i corsi stornino verso 68$ al barile; riteniamo in tal caso ci possa essere una buona opportunità di entrata/di aumento della propria esposizione al settore.
Parlando del settore azionario petrolifero europeo: se avete un'ottica temporale medio - lunga e dovete per forza rimanere investiti ritengo che questo possa continuare a dare soddisfazioni (sul mercato faccio fatica a trovare alternative serie) e manterrei le posizioni. Per chi ha un ottica più da trader o total return è possibile alleggerire le posizioni per cercare di rientrare a livelli un po' più bassi (non credo oltre 4 punti al di sotto dei livelli attuali).
Nell'ordine: grafico del settore, forza relativa e petrolio.