domenica, gennaio 28, 2007

ENEL

Notate che bella rottura quella del triangolo ascendente avvenuta sopra 7,91. E' confermata da rotture di trendline su indicatori di tipo lagging (MACD) e leading (RSI).
Target 8,40; questo è un titolo che dovrebbe farsi apprezzare anche in fasi di mercato "difficili".

sabato, gennaio 13, 2007

LA BOLLA GIALLA

Odio "citarmi addosso", ma riprendiamo il mio post dello scorso giugno "La pubblicità". Allora segnalavo come campanello d'allarme per le quotazioni delle commodities e dei titoli minerari una particolare pubblicità apparsa sul Corsera. Oggi il Pater Familias che è in me vuole mettere in guardia i miei lettori dal mercato azionario cinese. Dal Finanza e Mercati del 10 Gennaio ricavo diverse informazioni sulla quotazione di China Life sul mercato di Shanghai: ha guadagnato il 100% in un giorno; capitalizza 141 mld di dollari ed è la seconda assicurazione al mondo per capitalizzazione (solo AIG, 185, la supera; la Allianz si "ferma" a 68 mld); vale 200 volte gli utili del 2005. Questi sono dati da bolla speculativa. Restano due problemi: il primo è il solito, ovvero che non si sa quando scoppierà la bolla. Il secondo è che non so come e quanto possa impattare lo sboom sugli altri mercati emergenti; tuttavia non è difficile pensare che Hong Kong sia la più esposta.

venerdì, gennaio 05, 2007

Due titoli per il 2007

Ultimamente trovo molto difficile fare stock picking sul mercato nostrano. Il motivo è che le valutazioni, seppure non elevate, mi sembrano lasciare poco spazio a sorprese positive, specialmente per quanto riguarda le large-cap.
Solo due titoli attirano la mia attenzione: Telecom Italia e Unipol.
La prima è vittima dei tentennamenti del management a cui si è assistito negli ultimi mesi (si pensi solo al tira e molla sulla vendita della controllata brasiliana). E’ evidente che il mercato delle telecomunicazioni sia difficile, poiché i margini sono in discesa e gli investimenti necessari in aumento: nessuno lo nega. Tuttavia il miglioramento della performance relativa del comparto Telecom a cui si è assistito in Europa negli ultimi mesi è dovuto da un lato alla rivalutazione di un comparto relativamente difensivo in ottica di una fase di mercato più volatile; dall’altro al fatto che alcune aspettative sugli utili erano anche troppo negative. Telecom Italia non ha partecipato alla rivalutazione; credo che questo gap di performance possa venire colmato grazie ad un management più forte, con una view più chiara (e l’intenzione degli azionisti Generali e Mediobanca sembra proprio questa).
Tecnicamente, sopra 2,45, credo si possa realizzare una figura di testa e spalle rialzista che darebbe il via a una fase molto positiva.


A proposito di Unipol, sebbene a livello valutativo ci siano titoli meno cari (es. le Milano assicurazioni), mi aspetto un flusso di notizie molto positivo durante l’anno.
Il capitale in eccesso di cui è dotata la società dovrebbe essere impiegato in un’operazione in ambito bancario come quella ventilata con le BCC. E’ molto indicativa la riorganizzazione societaria in atto, studiata appositamente per rendere più agevoli operazioni straordinarie di fusioni o acquisizioni. Inoltre, le recenti pressioni dell’antitrust su Intesa-Sanpaolo, potrebbero aprire nuove opportunità a Unipol (obbligo di aprire ad un terzo operatore oltre a Alleanza e Eurizon la bancassurance del gruppo).
Il superamento di 2.76 è, tecnicamente, positivo.